Riferimenti teorici


Le scelte fatte nella nostra scuola possono essere sintetizzate in questi punti che fanno parte delle “Dieci tesi per l'educazione linguistica democratica” preparato dai soci del GISCEL.


“Il linguaggio verbale è di fondamentale importanza nella vita sociale e individuale perché, grazie alla padronanza sia ricettiva (capacità di capire) sia produttiva di parole e fraseggio, possiamo intendere gli altri e farci intendere (usi comunicativi); ordinare e sottoporre ad analisi l'esperienza (usi euristici e cognitivi); intervenire a trasformare l'esperienza stessa (usi emotivi, argomentativi, ecc.)


1. Lo sviluppo delle capacità verbali va promosso in stretto rapporto reciproco con una corretta socializzazione, con lo sviluppo psicomotorio con la maturazione ed estrinsecazione di tutte le capacità espressive e simboliche.


2. Lo sviluppo e l'esercizio delle capacità linguistiche non vanno mai proposti e perseguiti come fine a se stessi, ma come strumenti di più ricca partecipazione alla vita sociale e intellettuale: lo specifico addestramento delle capacità verbali va sempre motivato entro le attività di studio, ricerca, discussione, partecipazione, produzione individuale e di gruppo.


2. La sollecitazione delle capacità linguistiche deve partire dall’individuazione del retroterra linguistico-culturale personale, familiare, ambientale dell'allievo, non per fissarlo e inchiodarlo a questo retroterra, ma, al contrario, per arricchire il patrimonio linguistico dell'allievo attraverso aggiunte e ampliamenti che, per essere efficaci, devono essere studiatamente graduali...”

Perchè il friulano?

Non è forse una lingua minoritaria?

Perchè non più inglese?

Non confonde i bambini?

 

A queste e a tutte le comuni domande sulle motivazioni che ci inducono a credere nel friulano e in qualunque lingua minoritaria o dialetto abbiamo trovato risposta

 

nelle leggi di tutela della nostra lingua e

 

nei testi scritti da Franco Fabbro, ricercatore di neurolinguistica dell'Università di Udine.

 

Riferimenti di legge:

 



 

 


Abbiamo concluso che,

  • essendo il friulano una lingua ancora diffusa nell'ambiente, diventa più facilmente acquisibile da ogni persona rispetto alla lingua inglese che non è parlata nel nostro territorio.
  • L'ora di friulano non toglie niente all'orario di insegnamento di inglese e di italiano nella scuola, anzi, attraverso il confronto si impara più facilmente.
  • Una lingua anche se parlata da un numero esiguo di persone contiene in sè germi di altre lingue. Il friulano derivando dal latino, come tante altre lingue europee, pone nelle sue radici una facilitazione all'acquisizione di altre lingue. Anche l'inglese presenta molti vocaboli derivanti dal latino.
  • Conoscere più lingue già dalla tenera età aiuta le persone
    • ad una maggiore apertura,
    • ad una capacità di pronunciare suoni diversi che si ritrovano anche in lingue lontane per territorialità.
  • Chi conosce più lingue, comprende più facilmente gli altri anche se parlano una lingua diversa da quelle che capisce, perchè può, attraverso collegamenti e inferenze, farsi aiutare da quelle che conosce già.
  • Possedere un minimo di capacità di lettura della lingua friulana pone le persone nelle condizioni di comprendere almeno i cartelli stradali, e, pian piano, di leggere opere poetiche e letterarie che nulla hanno da invidiare ad altre scritte in altre lingue.

 


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Circolo Didattico di Codroipo (Udine)